La guerra nel Vietnam è finita, ma il dolore è ancora lì, scrive Nguyễn Viết Tôn dalle pagine del giornale per cui collabora. Infatti i residuati bellici continuano a ferire, uccidere. Secondo i dati raccolti dal giornalista vietnamita, 800.000 tonnellate di mine e ordigni inesplosi (BM, VN) sono sparse in tutte le 63 provincie dello stato. 100.000 a far data dal dopo guerra i feriti civili e militari, questi ultimi caduti in fase di sminamento. Il Vice Ministro della Difesa, il Tenente Generale Nguyen Chi Vinh ha dichiarato alla stampa che il Governo è impegnato, attraverso la delibera 504 a mobilitare ogni risorsa pur di accelerare sia le operazioni bonifica bellica, sia la campagna di prevenzione al pericolo prodotto da mine e ordigni rivolto ai giovani, ma non solo ai giovani. Infatti l’argomento prevenzione da ordigni bellici, sostenuto ad ogni livello, è costantemente ripreso dai media nazionali. La 504 ha fattivamente promosso la diffusione nazionale, internazionale dei residuati in Vietnam. Tutto ciò è confermato dai dati delle aree bonificate nel 2013 (50.000 ettari) rispetto al passato (1999-2010 solo 20.000 ettari). Il Governo nel 2014 ha investito 30 miliardi solo per la mappatura dei siti più a rischio, per le campagne educative atte a prevenire incidenti da MB o BM, che tra l’altro in questi due ultimi anni sono davvero diminuiti. Ma non è finita, infatti organizzazioni europee, mondiali hanno già deciso di finanziare attraverso cifre stimabili in milioni di dollari, lo sforzo del Governo. Gli Stati Uniti attraverso le sue Ong dal 2010 ad oggi ha investito oltre 10 milioni di dollari. Il Governo giapponese ha investito altri 11 milioni (sempre in dollari). Uno sforzo economico che in parte ha già prodotto risultati concreti.
Giovanni Lafirenze
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baotintuc.vn-Foto: Nguyễn Viết Tôn
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baotintuc.vn-Foto: Nguyễn Viết Tôn |
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baotintuc.vn-Foto: Nguyễn Viết Tôn |
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