Antonio Giampaoli
Una bomba con sei chilogrammi di tritolo risalente alla Seconda guerra mondiale rubata per farne un soprammobile. La bravata poteva costare cara non soltanto a loro ma a un’intera comunità se l’ordigno fosse esploso, tre giovani (di cui due di Tornimparte e uno di Lucoli, tutti di età compresa tra i 20 e i 24 anni) hanno pensato bene di rubare una bomba di cannone inesplosa (da 90 millimetri) che di lì a poco sarebbe dovuta essere presa in carico dai militari del Comando Genio militare di Roma, dopo essere stata rinvenuta in un campo agricolo nella frazione di Piedi la Villa a Tornimparte. I tre ragazzi hanno portato l’ordigno in un altro terreno (di proprietà di un giovane che fa parte del terzetto) luogo in cui a quanto pare sarebbe stato anche manomesso. Le indagini dei carabinieri della stazione di Tornimparte, diretti dal maresciallo Antonello Cattivera, non si sono fatte attendere. Una corsa contro il tempo conclusa nel giro di breve tempo. I tre giovani hanno confessato il furto dell’ordigno bellico che è stato subito riconsegnato ai carabinieri e successivamente agli agenti del nucleo artificieri della Questura di Pescara che lo hanno fatto brillare in un luogo sicuro. I tre sono stati denunciati per furto e possesso illegale di munizionamento da guerra, rischiano fino a 8 anni di reclusione. Gli indagati sono assistiti dagli avvocati Massimo Costantini, Guido Alfonsi e Francesco Saverio De Nardis.
Fonte:
http://assergiracconta.altervista.org/archivioNews.php?page=1&id=6546
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