il Capitano Matteo Tuzi, portavoce del Sesto Reggimento Genio Pionieri dell'Esercito |
Operai specializzati al lavoro questa mattina per costruire una barriera di sicurezza in terra intorno all'ordigno bellico rinvenuto nei pressi del Forte Michelangelo. La bomba, di 500 libbre, sarà fatta brillare in una cava la mattina del 25 aprile. Le operazioni inizieranno alle 7.30 per concludersi presumibilmente alle 14, e prevedono l'evacuazione di circa 2000 persone. A spiegare le modalità dell'intervento è il Capitano Matteo Tuzi, portavoce del Sesto Reggimento Genio Pionieri dell'Esercito. VIDEO
"Questo barricamento – spiega il Capitano – è un artificio che utilizziamo in situazioni come questa, per limitare il raggio di sgombero che solitamente dobbiamo applicare. Questo per creare il minimo disagio ai cittadini, in particolare alle circa 2000 persone che verranno evacuate. Il raggio di messa in sicurezza è di 500 metri sul lato sinistro del Forte Michelangelo e di 300 metri sul lato destro. Come stabilito dal vertice che si è svolto ieri alla Prefettura di Roma – prosegue Tuzi – la mattina del 25 aprile effettueremo le operazioni di bonifica. E' un'attività che l'Esercito mette in campo grazie all'Unità del Genio, confermandosi ancora una volta essenziale nelle operazioni di bonifica occasionale del territorio dagli ordigni bellici. Alle 7.30 inizierà l'evacuazione della parte di cittadinanza coinvolta, alle 10 inizierà l'operazione di despolettamento della bomba, e alle 12 è previsto il trasporto e la distruzione della bomba in cava. La fase più delicata è quella di despolettamento: si tratta di togliere le spolette, due in questo caso, dall'ordigno, che ricordiamo è una bomba aerea di fabbricazione americana del peso di 500 libbre. Riusciremo comunque ad avere un impatto minimo sulla cittadinanza, contando di far rientrare tutti nelle loro abitazioni per l'ora di pranzo".
Fonte: http://www.trcgiornale.it/news/cronaca/66921-bomba-loperazione-minuto-per-minuto.html
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