Mente sana in un corpo sano, ne era convinto, anche se per
altre ragioni, tanto l’autore dell’importante locuzione, quanto i medici dei
nostri giorni. Ma non solo, “Mens sana
in corpore sano” in questo secolo è divenuto un condiviso stile di vita. Ma
sarà vero per tutti ? è indubbio che buone condizioni fisiche aiutano,
stimolano le facoltà cerebrali, neuroni compresi. Tuttavia è altrettanto vero
che, qualsiasi teoria è sempre in costante attesa di una rivisitazione, un
riesame che
che ne ribalti anche parzialmente tracce e basi. Anzi per
mezzo del quotidiano francese La Voix du Nord, giunge una poderosa
inappellabile smentita alla teoria latina: è domenica mattina, in spiaggia a Wissant è in corso una gara podistica, una
super maratona. Vi partecipano atleti assoluti, amatori e concorrenti
dell’ultima ora. Luogo di partenza la spiaggia, traguardo nel centro della
città. Uno dei tanti partecipanti alla manifestazione sportiva, pochi minuti
dopo il via, mentre corre, nota affiorare dalla sabbia una granata, è un 75mm.
A dispetto d’ogni detto evocante di scintillanti duelli tra masse muscolari ed
encefalo, l’atleta in questione si ferma, raccoglie la bomba e trasforma la sua
gara personale in una collettiva competizione a cronometro contro un nuovo
avversario: la morte.
Infatti questo genio da Nobel per la pace, mentre corre
verso il traguardo espone a grande rischio tutti i presenti che incrocia,
spettatori compresi. Eppure non è lontana nel tempo la notizia dell’esplosione
del residuato bellico avvenuta nell’isola di Groix che uccide un ventiseienne.
In ogni caso, l’uomo in questione, un po’ atleta, un po’ scienziato giunge al
traguardo dopo 18 ore di corsa, che in questo caso potremmo definire
“zavorrata”. L’uomo, l’incosciente al traguardo crea caos, interviene la
gendarmeria, i vigli del fuoco, si teme il peggio, in piazza sono ancora
presenti quasi 5000 persone. L’emergenza termina con l’arrivo dei team Eod da Calais, i quali neutralizzando
l’ordigno restituiscono serenità al luogo. Per quanto riguarda il protagonista
di questa tragicomica vicenda un solo consiglio: dedicarsi ad un’attività
sportiva meno pericolosa e più in sintonia con se stesso: “la dama”
Giovanni Lafirenze
lavoixdunord.fr |
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