di Francesca Artico
TORVISCOSA. Il ritrovamento di due granate di artiglieria ferma le opere di predisposizione delle banchine per il deposito dei fanghi di dragaggio del fiume Corno. L’area è stata messa in sicurezza in attesa del brillamento e della bonifica degli ordigni che dovrà essere predisposta e coordinata dalla Prefettura di Udine. Le due granate di artiglieria, presumibilmente risalenti alla Prima guerra mondiale, sono state rinvenute lunedì durante le opere di scavo e di predisposizione della banchina di contenimento dei sedimenti lagunari che l'Ati (associazione temporanea d'impresa composta dalle ditte Vidoni, Taverna e Innotec) sta effettuando sulla sponda del Corno in territorio comunale di Torviscosa, precisamente in località Famula. Immediatamente l’impresa ha provveduto ad avvisare i carabinieri della stazione di Torviscosa, che hanno inviato quindi la segnalazione del ritrovamento alla Prefettura di Udine e alla Capitaneria di Porto Nogaro; nel contempo l'area del ritrovamento veniva messa in sicurezza transennandola. Intanto, la Prefettura, che ha il compito di coordinare gli interventi di brillamento e messa in sicurezza, ha avvisato il Nucleo artificieri di Padova, che probabilmente delegheranno l’intervento al Terzo reggimento genio guastatori di Udine, che dovrà predisporre tutte le procedure d’uso per le operazioni di brillamento in sicurezza. Infatti, far scoppiare i due ordigni potrebbe mettere in difficoltà il traffico commerciale dello scalo di porto Margreth, essendo la zona del ritrovamento antistante la struttura portuale (lo slargo dove le navi si girano), a causa del cordone di sicurezza che viene predisposto per questi interventi.Intanto, come detto, i lavori in quel tratto di sponda non possono proseguire, per cui l'impresa procederà su altri lotti. Va segnalato che non si tratta del primo ordigno ritrovato lungo le sponde del fiume Corno, essendo stato il porto a lungo oggetto di bombardamenti sia durante la prima che la seconda guerra mondiale, ma generalmente le operazioni riguardavano la sponda sangiorgina del corso d’acqua. Numerose le operazioni di “debombing” effettuate durante le bonifiche dei terreni in cui poi sono sorti complessi industriali dell’area dell'Aussa Corno, per il rinvenimento di ordigni anche di grosse dimensioni, per cui il ritrovamento delle due granate di artiglieria risultano anche poca cosa rispetto a diversi precedenti. Ora si attende che le due granate siano fatte brillare per riprendere i dragaggi. Fonte: http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2015/07/29/news/trovati-due-ordigni-bellici-stop-ai-dragaggi-1.11848723
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