A distanza di pochi giorni dal primo ritrovamento subacqueo di armi risalenti alla seconda guerra mondiale avvenuto nei pressi del castello di Falconara da parte del nucleo subacqueo del gruppo archeologico Finziade, si replica poco lontano. L’ufficio circondariale marittimo diretto dal Tenente di vascello Luca Montenovi ha infatti ricevuto notizia di un ulteriore rinvenimento, stavolta all’altezza di Contrada Montegrande. In questo caso si tratta di una cassetta di proiettili bellici e di una bomba di forma cilindrica anche queste quasi sicuramente appartenute a qualche convoglio militare della Us Army che nel luglio del 1943 sbarcò sulle spiagge licatesi iniziando la liberazione dell’Europa dal nazi-fascismo. Le munizioni sono state notate da un privato cittadino a un metro e mezzo di fondale quindi a una bassa profondità e a circa trenta metri dalla riva. Dal Circomare di Licata è stata immediatamente emessa un’ordinanza nella quale è stato specificato come “stante l’esistenza di potenziale pericolo, è interdetto il transito, l’ormeggio, la pesca e qualsivoglia attività marittima per una distanza di un raggio non inferiore ai cento metri”. Sono intanto giunti in città questa mattina gli artificieri della Marina militare provenienti da Augusta. Il loro intervento è stato richiesto dalla Prefettura di Agrigento dopo il primo rinvenimento nei pressi di Falconara e l’informativa trasmessa dalla Capitaneria di Porto. Il corpo speciale della Marina con ogni probabilità opererà una ricognizione subacquea per sincerarsi da vicino della condizione delle armi che giacciono sul fondale e della loro eventuale pericolosità. Alla luce della seconda segnalazione, è verosimile che la prossima settimana torneranno per eseguire i rilievi necessari anche in Contrada Montegrande. Fonte: http://www.licatanuovatv.it/cronaca/4220-ordigni-bellici,-un-altro-ritrovamento-in-mare
licatanuovatv.it |
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