ROCCA SAN GIOVANNI. Giace a cinque metri di profondità e a circa 200 metri di distanza dalla spiaggia della Foce, l’ala di un aereo militare risalente alla Seconda guerra mondiale, completamente ricoperta dalle alghe e dalla Posidonia, ma perfettamente visibile in immersione. A fare l’eccezionale ritrovamento sono stati i sommozzatori dell’associazione Orsa Minore Sub Lanciano, non nuovi a questo tipo di imprese e che erano stati allertati da alcuni bagnanti. L’ala appartiene molto probabilmente a un aereo canadese o inglese utilizzato dagli alleati nel corso della Seconda guerra mondiale. Gli anziani pescatori del posto ricordano che tanti velivoli erano caduti nel mare di Vallevò. All’epoca, infatti nella zona Piana delle Marche, nei pressi della pinetina di Vallevò, era stato costruito un piccolo aeroporto militare. I velivoli venivano tuttavia attaccati dalle forze armate tedesche, appostate a poca distanza. Nel tratto di mare ispezionato non è stata ancora individuata la carlinga, nè il resto dell’aereo. L’associazione Orsa Minore, dopo aver informato la capitaneria di porto di Ortona, offrendosi di collaborare per il recupero del residuato bellico e la sua identificazione, è stata anche contattata dall’Aeronautica militare che ha chiesto di interrompere le perlustrazioni che potranno proseguire solo con l’arrivo di tecnici ed esperti del corpo militare. I sub dell’Orsa Minore stanno quindi attendendo nuove disposizioni per procedere ad un eventuale recupero dal momento che l’associazione possiede tutte le strumentazioni e i mezzi adatti a un’operazione del genere. Nel 1997 i sub dell’Orsa Minore trovarono un siluro di oltre 7 metri che conteneva circa mezza tonnellata di tritolo a poche centinaia di metri dalla linea di costa; le operazioni di disinnesco e distruzione della bomba furono effettuate dal nucleo Sdai della Marina militare e seguite dalla troupe televisiva della Rai della trasmissione Linea Blu. Gli abitanti del posto ricordano un enorme muro d’acqua che si sollevò sul litorale di Vallevò. Ma sono tante le operazioni dell’associazione. È del 25 luglio scorso, ad esempio, il rilascio di due esemplari di tartaruga Caretta caretta nel mare della spiaggia della Foce a seguito del salvataggio e successivo periodo di recupero dei due rettili.(d.d.l.) Fonte: http://ilcentro.gelocal.it/chieti/cronaca/2015/08/14/news/ecco-i-resti-di-un-aereo-delle-forze-alleate-1.11937002
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