di Debora Badinelli
Portofino - Una bomba inesplosa di grandi dimensioni e con tutto il suo potenziale distruttivo è stata ritrovata davanti il Faro di Portofino, a cento metri dalla linea di costa. L’ordigno è quasi certamente di fabbricazione britannica, è di tipo navale e forse è stato lanciato da una fregata della Royal navy in occasione di uno dei cannoneggiamenti subiti dalle batterie anti aeree che erano state create sul promontorio.
La bomba è adagiata a 55 metri di profondità, è ben visibile e dovrà ovviamente essere rimossa seguendo i severi disciplinari previsti. Possibile che l’ordigno non sia rimasto per settant’anni in quel punto, visto che in tutto questo tempo sarebbe certamente stato avvistato. Forse il proiettile inesploso è stato per decenni in qualche anfratto costiero o a una profondità più elevata.
Un’imbarcazione da pesca potrebbe averla inavvertitamente trascinata con una rete e poi, durante il tragitto, potrebbe essere ripiombata sul fondo del mare nella posizione attuale. Di certo quando Filippo Carnevali, titolare dell'European diving center di Santa Margherita Ligure e Riccardo Giustetto della scuola Macao Sub di Torino, entrambi istruttori Cmas diving center Italia, hanno rinvenuto l’ordigno insieme a Gianni Risso, responsabile del Cica Sub di Bogliasco, non hanno avuto dubbi. Dopo lo spavento iniziale e aver compreso che si trovavano davanti a un ordigno potenzialmente pericoloso e capace di esplodere, lo hanno fotografato (riprendendolo anche con un breve video) e hanno denunciato il ritrovamento alla Capitaneria di Porto di Santa Margherita. Fonte: http://www.etalia.net/articles/a8d986f1f-31c4-43fa-a705-ae3c73a5f263
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