Omuthiya: nel mese di aprile in località Omawe un residente
rinviene un ordigno bellico, l’uomo allerta la polizia del luogo. Dopo due
giorni esplodendo l’ordigno uccide due persone del nucleo famigliare ferendone
altre. La vicenda diventa cronaca il 16 novembre a dare la notizia è il
giornalista Verua Kavezeri per mezzo della testata web AllAfrica.com. Il
giornalista continua il suo articolo inchiesta denunciando che nel Namibia dal
2000 ad oggi i residuati bellici hanno
ucciso 51 persone e ferito gravemente 252 civili. Kavezeri conclude il suo
pezzo con l’intervista ad un membro della famiglia vittima dell’ordigno esploso
ad aprile, il quale lamenta un intempestivo intervento della polizia. Infatti se
avessero eliminato subito l’ordigno bellico quel giorno non ci sarebbero state
vittime. Tutto vero, conclude chi scrive in questo momento tuttavia
parrebbe intempestivo anche il lancio della notizia apparsa a Novembre rivolta
ad una tragedia accaduta ad Aprile.
Giovanni Lafirenze
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