21-9-2012
Armo - Teneva due grossi proiettili d’artiglieria come ornamento nel giardino della sua seconda casa in montagna. Le grosse bombe, innescate con esplosivo, lunghe circa mezzo metro, sistemate a margine di una piantagione di pomodori a pochi passi dalla strada provinciale, se fossero accidentalmente esplose avrebbero raso al suolo almeno tre o quattro case nel piccolo comune di Armo.
Il proprietario, che ha messo a repentaglio l’incolumità degli abitanti di quel tranquillo paese dell’Alta Valle Arroscia, ora è agli arresti domiciliari , in stato confusionale, frastornato. «E dire che mi avevano avvertito del pericolo... - si è sfogato davanti ai carabinieri al momento dell’arresto - Quelle bombe avrei fatto bene a denunciarle. Le ho trovate e le ho sistemate in giardino, non intendevo farci nulla di male, solo tenerle come un cimelio, un monito a testimonianza della guerra».
Così comunque è finito nei guai Antonino Pressamariti, artigiano edile di 61 anni, residente a San Bartolomeo al Mare, un lavoratore e uno sportivo, senza mai un precedente, piuttosto conosciuto a Imperia e nel Dianese. È stato arrestato dai carabinieri della stazione di Pieve di Teco, che coordinati dal luogotenente Giulio Tortorolo, ricevuta una segnalazione da un passante, sono riusciti a intervenire immediatamente, assicurando i due pericolosissimi ordigni. Nei riguardi di Pressamariti, che è assistito dall’avvocato Berta di Imperia, il pm Carmen Addesso ha mosso l’accusa di detenzione illecita di materiale esplodente. L’uomo ieri mattina è comparso in udienza di convalida dell’arresto in tribunale. Il giudice, anche in ragione del fatto che è incensurato, gli ha concesso i domiciliari da scontare in attesa del processo a San Bartolomeo al Mare.
Nel frattempo i militari pievesi hanno allertato la prefettura segnalando il rinvenimento. Sono stati immediatamente contattati gli artificieri del Genio militare di Torino, che questa mattina dovrebbero eseguire un primo sopralluogo e, individuata la soglia di sicurezza, far brillare gli ordigni. Si tratta di due grossi proiettili di artiglieria pesante, reperti della seconda guerra mondiale, probabilmente di origine inglese. In lunghezza misurano 48 e 33 centimetri. Potrebbero contenere dai 7 agli 8 chilogrammi di esplosivo complessivamente. L’area è stata recintata e piantonata dai carabinieri senza soluzione di continuità sino al momento in cui passerà agli artificieri la competenza. La scoperta dei due ordigni da parte degli uomini al comando di Tortorolo è giunta grazie, pare, ad alcuni passanti che, transitando lungo la strada provinciale hanno notato i proiettili, riconoscendo che si trattava di reperti bellici inesplosi. La zona dove erano stati sistemati, il giardino della residenza in montagna di Pressamartiti e famiglia, per quanto sia recintata, è di facile accesso, anche ai bambini. Dopo la segnalazione immediato il blitz degli uomini dell’Arma. Pressamariti, appassionato di podismo di fondo (ha partecipato a diverse edizioni della Maratona al Faudo) ha raccontato di aver trovato casualmente gli ordigni durante un’escursione in montagna.
Fonte:
http://www.ilsecoloxix.it/p/imperia/2012/09/21/APEP7zUD-bombe_arrestato_trofeo.shtml
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