Bari, ordigno bellico
in area nuova sede
Consiglio regionale
in area nuova sede
Consiglio regionale
23 aprile 2012
BARI – Ancora un ordigno esplosivo, il secondo nel giro di pochi giorni, risalente alla seconda Guerra Mondiale, è stato trovato nell'area dove sorgerà la nuova sede del Consiglio Regionale pugliese a Bari, nel quartiere Japigia. Lo rende noto l'assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile, Fabiano Amati. Si tratta di una granata di 88 millimetri contenente circa 2 chilogrammi di tritolo, di fabbricazione presumibilmente tedesca, che sarà quanto prima rimossa dagli artificieri.
Nella zona sono in corso operazioni di bonifica e ricerca di residuati bellici: si tratta dell'area denominata Campo San Marco, che è stata sede della polveriera militare. La bonifica sta riguardando la rimozione dei rifiuti speciali esistenti nell'area e quella di ordigni esplosivi residuati bellici. I lavori – precisa Amati in una nota – sono eseguiti da una ditta specializzata sotto il controllo dell'Ispettorato delle Infrastrutture dell'Esercito, che procede anche al collaudo delle aree bonificate contestualmente all'avanzamento dei lavori. Il ritrovamento dell'ordigno e la presenza di diffusi segnali ferromagnetici – è precisato – sta costringendo all'esecuzione delle opere di scavo per strati successivi.
Fonte: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=513017&IDCategoria=11BARI – Ancora un ordigno esplosivo, il secondo nel giro di pochi giorni, risalente alla seconda Guerra Mondiale, è stato trovato nell'area dove sorgerà la nuova sede del Consiglio Regionale pugliese a Bari, nel quartiere Japigia. Lo rende noto l'assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile, Fabiano Amati. Si tratta di una granata di 88 millimetri contenente circa 2 chilogrammi di tritolo, di fabbricazione presumibilmente tedesca, che sarà quanto prima rimossa dagli artificieri.
Nella zona sono in corso operazioni di bonifica e ricerca di residuati bellici: si tratta dell'area denominata Campo San Marco, che è stata sede della polveriera militare. La bonifica sta riguardando la rimozione dei rifiuti speciali esistenti nell'area e quella di ordigni esplosivi residuati bellici. I lavori – precisa Amati in una nota – sono eseguiti da una ditta specializzata sotto il controllo dell'Ispettorato delle Infrastrutture dell'Esercito, che procede anche al collaudo delle aree bonificate contestualmente all'avanzamento dei lavori. Il ritrovamento dell'ordigno e la presenza di diffusi segnali ferromagnetici – è precisato – sta costringendo all'esecuzione delle opere di scavo per strati successivi.
Perchè la bonifica bellica
Montagnareale: rinvenuto ordigno bellico alla scuola materna di Santa Nicolella, intervento degli artificieri
20 Aprile 2012
Ieri mattina il personale specializzato in servizio presso il Comando 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo ha fatto brillare n. 1 colpo da mortaio da 8 cm HE di nazionalità tedesca, residuo bellico del secondo conflitto mondiale in pessimo stato di conservazione.
L'ordigno bellico era stato rinvenuto, qualche giorno fa, nella Frazione Santa Nicolella di Montagnareale nei pressi della scuola materna e di abitazioni private.
"Esprimo il mio apprezzamento ed il mio plauso ai Carabinieri della Stazione di Patti per la professionalità e serietà con le quali sono state condotte le fasi di allerta e l'intervento di brillantamento/distruzione dell'ordigno bellico e le fasi di allerta" asserisce il Sindaco Anna Sidoti intervenuta sui luoghi, una volta venuta a conoscenza dell'accaduto.
Sul posto sono giunti anche il Dirigente Scolastico, professoressa Pina Pizzo, ed il suo Vice, professore Santino De Luca Gaglio, oltre ad alcuni collaboratori comunali.
Fonte: http://www.incamminoweb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=8701:montagnareale-ordigno-bellico-alla-scuola-materna-di-santa-nicolella-intervento-degli-artificieri&catid=105:cronacaIeri mattina il personale specializzato in servizio presso il Comando 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo ha fatto brillare n. 1 colpo da mortaio da 8 cm HE di nazionalità tedesca, residuo bellico del secondo conflitto mondiale in pessimo stato di conservazione.
L'ordigno bellico era stato rinvenuto, qualche giorno fa, nella Frazione Santa Nicolella di Montagnareale nei pressi della scuola materna e di abitazioni private.
"Esprimo il mio apprezzamento ed il mio plauso ai Carabinieri della Stazione di Patti per la professionalità e serietà con le quali sono state condotte le fasi di allerta e l'intervento di brillantamento/distruzione dell'ordigno bellico e le fasi di allerta" asserisce il Sindaco Anna Sidoti intervenuta sui luoghi, una volta venuta a conoscenza dell'accaduto.
Sul posto sono giunti anche il Dirigente Scolastico, professoressa Pina Pizzo, ed il suo Vice, professore Santino De Luca Gaglio, oltre ad alcuni collaboratori comunali.
Perchè la bonifica bellica
Trovano bomba in mare e poi la perdono
18/04/2012
CESENATICO - L'hanno vista e poi persa. In mare tutto si è fermato considerato l'oggetto di cui stiamo parlando: un presunto ordigno bellico di circa un metro di lunghezza e 20 centimetri di diametro, avvestato nei giorni scorsi dagli operai Eni che si trovavano al lavoro nella piattaforma Cervia A, a circa 16 miglia dalla costa di Cesenatico. Appena avvistato ha obbligato gli operai a interrompere i lavori in mare, facendo intervenire i sommozzatori della marina militare del nucleo Sdi di Ancona.
Giunti nell'area della segnalazione però, i militari non sono riusciti a rintracciare l'ordigno, portando così la prefettura di Forlì-Cesena a chiedere alla capitaneria di porto di Cesenatico di firmare un'ordinanza per proibire nuovamente il divieto alla navigazione, dopo la scadenza di quella già emessa da Rimini. Nei prossimi giorni agli operai Eni sarà concesso di tornare sul posto per sistemare dei cavitelli e rendere più riconoscibile il presunto ordigno e permettere così ai sommozzatori della marina di individuare l'oggetto alla deriva e recuperarlo per le opportune verifiche.
Fonte: http://www.romagnanoi.it/news/cesena/730272/Trovano-la-bomba-in-mare-poi-la-perdono.htmlCESENATICO - L'hanno vista e poi persa. In mare tutto si è fermato considerato l'oggetto di cui stiamo parlando: un presunto ordigno bellico di circa un metro di lunghezza e 20 centimetri di diametro, avvestato nei giorni scorsi dagli operai Eni che si trovavano al lavoro nella piattaforma Cervia A, a circa 16 miglia dalla costa di Cesenatico. Appena avvistato ha obbligato gli operai a interrompere i lavori in mare, facendo intervenire i sommozzatori della marina militare del nucleo Sdi di Ancona.
Giunti nell'area della segnalazione però, i militari non sono riusciti a rintracciare l'ordigno, portando così la prefettura di Forlì-Cesena a chiedere alla capitaneria di porto di Cesenatico di firmare un'ordinanza per proibire nuovamente il divieto alla navigazione, dopo la scadenza di quella già emessa da Rimini. Nei prossimi giorni agli operai Eni sarà concesso di tornare sul posto per sistemare dei cavitelli e rendere più riconoscibile il presunto ordigno e permettere così ai sommozzatori della marina di individuare l'oggetto alla deriva e recuperarlo per le opportune verifiche.
Perchè la bonifica bellica
Fa le pulizie in garage e trova ordigno Lo impacchetta e lo porta in caserma
Brivio, 18 aprile 2012 – Un pensionato ha trovato una bomba
inesplosa nel proprio garage di casa. Invece che allertare subito i
carabinieri, ha preso l'ordigno, lo ha messo in una busta di plastica e
si è recato lui in caserma. Il piantone ha immediatamente preso in
carica il residuato e lo ha deposto in un giardinetto interno al
presidio di pubblica sicurezza, costruendo una sorta di trincea con
sacchi di sabbia e sgomberando l'edificio. Poi ha subito allertato gli
artificieri.
Tutto è successo l'altra mattina, quando un 72enne di Airuno si è armato di ramazza per ripulire il box della propria abitazione in vista della vendita dell'immobile. Durante le "pulizie" di primavera è saltata fuori una granata di mortaio a goccia da 81 millimetri. Come nulla fosse l'ha impacchettata e l'ha portata in caserma a Brivio. Nel pomeriggio gli esperti del Nucleo antisabotaggio hanno fatto brillare la bomba in una cava del paese. L'anziano invece è stato denunciato per detenzione abusiva da arma da guerra perchè a quanto sembra teneva l'ordigno nella rimessa da circa vent'anni.
Fonte: http://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/2012/04/18/699381-lecco-brivio-ordigno.shtmlTutto è successo l'altra mattina, quando un 72enne di Airuno si è armato di ramazza per ripulire il box della propria abitazione in vista della vendita dell'immobile. Durante le "pulizie" di primavera è saltata fuori una granata di mortaio a goccia da 81 millimetri. Come nulla fosse l'ha impacchettata e l'ha portata in caserma a Brivio. Nel pomeriggio gli esperti del Nucleo antisabotaggio hanno fatto brillare la bomba in una cava del paese. L'anziano invece è stato denunciato per detenzione abusiva da arma da guerra perchè a quanto sembra teneva l'ordigno nella rimessa da circa vent'anni.
Perchè la bonifica bellica
Una vecchia granata
trovata nel cantiere
per la nuova Regione Puglia
trovata nel cantiere
per la nuova Regione Puglia
BARI – Una granata del diametro di 75 mm e lunga 40 cm risalente
alla seconda guerra mondiale è stata trovata a Bari durante i lavori di
scavo per la realizzazione della nuova sede del Consiglio regionale nel
quartiere Iapigia. Lo rende noto l'assessore regionale alle opere
pubbliche Fabiano Amati, secondo cui il ritrovamento costringerà ad
eseguire "gli scavi per strati successivi", con il rischio di
condizionare il cronoprogramma dei lavori.
L'ordigno è stato neutralizzato e rimosso da personale militare specializzato. Nella zona è in corso una prima fase di lavori per la bonifica dell'area "acquistata dall'Agenzia del Demanio – precisa Amati – e già sede della polveriera militare intitolata al tenente d'artiglieria Carlo Cassinis". "La bonifica – prosegue – riguarda la rimozione dei rifiuti speciali esistenti nell'area e quella da ordigni esplosivi residuati bellici".
I lavori sono eseguiti da una ditta specializzata sotto il controllo dell'Ispettorato delle Infrastrutture dell'Esercito, 10ø Reparto Infrastrutture Ufficio B.C.M., che procede anche al collaudo delle aree bonificate contestualmente all'avanzamento dei lavori. "Il ritrovamento dell'ordigno e la presenza di diffusi segnali ferromagnetici – afferma ancora Amati – rilevati da speciali apparecchiature, sta costringendo all'esecuzione delle opere di scavo per strati successivi.
Fonte: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=511557&IDCategoria=1L'ordigno è stato neutralizzato e rimosso da personale militare specializzato. Nella zona è in corso una prima fase di lavori per la bonifica dell'area "acquistata dall'Agenzia del Demanio – precisa Amati – e già sede della polveriera militare intitolata al tenente d'artiglieria Carlo Cassinis". "La bonifica – prosegue – riguarda la rimozione dei rifiuti speciali esistenti nell'area e quella da ordigni esplosivi residuati bellici".
I lavori sono eseguiti da una ditta specializzata sotto il controllo dell'Ispettorato delle Infrastrutture dell'Esercito, 10ø Reparto Infrastrutture Ufficio B.C.M., che procede anche al collaudo delle aree bonificate contestualmente all'avanzamento dei lavori. "Il ritrovamento dell'ordigno e la presenza di diffusi segnali ferromagnetici – afferma ancora Amati – rilevati da speciali apparecchiature, sta costringendo all'esecuzione delle opere di scavo per strati successivi.
Perchè la bonifica bellica
Bomba di aereo scoperta nel Mar Piccolo
(AGI) - Bari, 19 apr. - Una grossa bomba di aereo delle
dimensioni di 1 metro, del peso di circa 250 Kg, con al suo interno
circa un quintale di tritolo, e' stata scoperta dai finanzieri della
Sezione Operativa Navale di Taranto nel primo seno del Mar Piccolo.
L'ordigno, posizionato sopra la meda di allineamento utilizzata dalle
navi per entrare in Mar Piccolo dal Ponte girevole, era mimettizato con
un groviglio di cime, probabilmente per non renderlo visibile alla vista
delle forze dell'ordine, ed era pronto per essere svuotato del
contenuto di tritolo per il successivo utilizzo, probabilmente da
pescatori di frodo. I sommozzatori della Guardia di Finanza hanno
infatti rinvenuto un altro ordigno bellico gia' svuotato del contenuto
di tritolo. La Prefettura ha coordinato e pianificato le attivita'
necessarie a garantire l'ordine e la sicurezza pubblica nelle acque
circostanti il luogo del rinvenimento sino al definitivo brillamento.
(AGI) ta2/Tib
(AGI) ta2/Tib
Perchè la bonifica bellica
Bomba della seconda guerra mondiale è riaffiorata a Santa Barbara. Gli artificieri l'hanno messa in sicurezza
13 aprile 2012
Ritrovato un ordigno bellico della Seconda guerra mondiale a Santa Barbara. La bomba è venuta alla luce durante dei lavori di scavo in corso su una strada e subito sono stati allertati i carabinieri di Castelnuovo dei Sabbioni, che hanno transennato la zona.
La bomba, pesante alcune decine di chili, probabilmente era stata sganciata da un piccolo aereo come quelli utilizzati per colpire obiettivi più piccoli come le linee ferroviarie. Il luogo del ritrovamento fa pensare che l'obiettivo della missione fosse la tratta ferroviaria fra San Giovanni e Santa Barbara, utilizzata per il trasporto della lignite dalla miniera alla Ferriera.
L'ordigno, messo in sicurezza dagli artificieri che hanno provveduto a renderlo innocuo rimuovendo la spoletta, verrà fatto brillare all'interno del bacino minerario, che anche in passato più volte ha ospitato altre operazioni del genere.
Fonte: http://valdarnopost.it/news/bomba-della-seconda-guerra-mondiale-e-riaffiorata-a-santa-barbara-gli-artificieri-l-hanno-messa-in-sicurezza Ritrovato un ordigno bellico della Seconda guerra mondiale a Santa Barbara. La bomba è venuta alla luce durante dei lavori di scavo in corso su una strada e subito sono stati allertati i carabinieri di Castelnuovo dei Sabbioni, che hanno transennato la zona.
La bomba, pesante alcune decine di chili, probabilmente era stata sganciata da un piccolo aereo come quelli utilizzati per colpire obiettivi più piccoli come le linee ferroviarie. Il luogo del ritrovamento fa pensare che l'obiettivo della missione fosse la tratta ferroviaria fra San Giovanni e Santa Barbara, utilizzata per il trasporto della lignite dalla miniera alla Ferriera.
L'ordigno, messo in sicurezza dagli artificieri che hanno provveduto a renderlo innocuo rimuovendo la spoletta, verrà fatto brillare all'interno del bacino minerario, che anche in passato più volte ha ospitato altre operazioni del genere.
Perchè la bonifica bellica
Tav, ordigni bellici a Bariano
Trovati proiettili, cantiere fermo
Trovati proiettili, cantiere fermo
10 aprile 2012
Gli artificieri hanno rimosso mercoledì 11 aprile tre grossi proiettili da mortaio della Seconda guerra mondiale da un punto del tracciato ferroviato della Teb, nella campagna di Bariano, dove erano state ritrovata sepolte tre settimane fa. Si tratta di bombarde da 88 millimetri di diametro.
Da tempo sono in corso i lavori di sbancamento del terreno sul quale passerà la nuova ferrovia e le ruspe lo scorso 24 marzo avevano individuato a circa un metro e mezzo di profondità i tre residuati bellici inesplosi. Gli operai aveva subito bloccato i lavori di escavazione lanciando l'allarme. Ed erano state attuate subito le misure di sicurezza.
Le tre bombarde sono state rimosse dai militari del 10° Reggimento genio guastatori di Cremona sotto il diluvio che mercoledì mattina ha interessato la Bassa e ha penalizzato un po' l'intervento, peraltro concluso senza problemi. I proiettili da mortaio sono stati caricati su un apposito mezzo e trasportati altrove per farli esplodere. Sul posto anche i carabinieri di Treviglio, il personale del 118 e i tecnici del cantiere ferroviario.
Fonte: http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/626390/Gli artificieri hanno rimosso mercoledì 11 aprile tre grossi proiettili da mortaio della Seconda guerra mondiale da un punto del tracciato ferroviato della Teb, nella campagna di Bariano, dove erano state ritrovata sepolte tre settimane fa. Si tratta di bombarde da 88 millimetri di diametro.
Da tempo sono in corso i lavori di sbancamento del terreno sul quale passerà la nuova ferrovia e le ruspe lo scorso 24 marzo avevano individuato a circa un metro e mezzo di profondità i tre residuati bellici inesplosi. Gli operai aveva subito bloccato i lavori di escavazione lanciando l'allarme. Ed erano state attuate subito le misure di sicurezza.
Le tre bombarde sono state rimosse dai militari del 10° Reggimento genio guastatori di Cremona sotto il diluvio che mercoledì mattina ha interessato la Bassa e ha penalizzato un po' l'intervento, peraltro concluso senza problemi. I proiettili da mortaio sono stati caricati su un apposito mezzo e trasportati altrove per farli esplodere. Sul posto anche i carabinieri di Treviglio, il personale del 118 e i tecnici del cantiere ferroviario.
Perchè la bonifica bellica
ITRI – FATTO BRILLARE RESIDUATO BELLICO TROVATO DURANTE IL TAGLIO DELLA LEGNA PER I FALO' DI SAN GIUSEPPE
Intervento congiunto, ieri a Itri, da parte degli Artificieri
dell'Esercito Italiano, dei Carabinieri della locale stazione e dei
Vigili urbani del posto. Il lavoro sinergico si è reso necessario per
far brillare un residuato bellico della seconda guerra mondiale, venuto
alla luce nel periodo che precedeva la festività di San Giuseppe quando,
nel tagliare la legna da destinare ai nove falò in programma il 19
marzo nei rioni del paese, gli addetti a questa operazione trovarono nei
boschi del versante nordorientale della fascia collinare un proiettile
di cannone. Il residuato risultava perfettamente attivo, come si era
potuto evincere dal tempestivo sopralluogo effettuato dagli operatori
del reparto Artificieri dell'Esercito, per cui si era resa necessaria la
sua provvisoria collocazione in un luogo sicuro. Ieri, poi, dopo essere stato trasportato in una cava estrattiva sulla Itri-Formia, è stato fatto brillare. Si trattava di un proiettile di cannone lanciato dalle truppe alleate e rimasto inesploso. Purtroppo quello di ieri non è l'unico residuato bellico trovato negli undicimila ettari del territorio comunale. Si contano a decine i ritrovamenti, anche dopo alcuni decenni alla fine del conflitto, di bombe, mine e proiettili, qualcuno dei quali ha lasciato segni tragici, mentre molti hanno segnato rammaticamente
l'esistenza di persone, in maggior parte ragazzi, rimasti feriti in maniera irrecuperabile dall'esplosione delle armi belliche rimaste attive sotto terra. Da parte dei responsabili della sicurezza per queste problematiche è giunto l'invito a non sottovalutare il rischio sempre in agguato soprattutto in occasione di scavi o di movimento terra.
Fonte: http://www.h24notizie.com/news/2012/04/06/itri-fatto-brillare-residuato-bellico-trovato-durante-il-taglio-della-legna-per-i-falo-di-san-giuseppe/sua provvisoria collocazione in un luogo sicuro. Ieri, poi, dopo essere stato trasportato in una cava estrattiva sulla Itri-Formia, è stato fatto brillare. Si trattava di un proiettile di cannone lanciato dalle truppe alleate e rimasto inesploso. Purtroppo quello di ieri non è l'unico residuato bellico trovato negli undicimila ettari del territorio comunale. Si contano a decine i ritrovamenti, anche dopo alcuni decenni alla fine del conflitto, di bombe, mine e proiettili, qualcuno dei quali ha lasciato segni tragici, mentre molti hanno segnato rammaticamente
l'esistenza di persone, in maggior parte ragazzi, rimasti feriti in maniera irrecuperabile dall'esplosione delle armi belliche rimaste attive sotto terra. Da parte dei responsabili della sicurezza per queste problematiche è giunto l'invito a non sottovalutare il rischio sempre in agguato soprattutto in occasione di scavi o di movimento terra.
Perchè la bonifica bellica
Trovati due ordigni bellici
Il sindaco rassicura: «Non c'è pericolo di esplosioni»
Il sindaco rassicura: «Non c'è pericolo di esplosioni»
SELVAZZANO. Due ordigni inesplosi vicino al ponte di Tencarola.
Durante le bonifiche di routine nell'ambito dei lavori di consolidamento
degli argini danneggiati dall'alluvione, i sommozzatori del Genio
civile hanno trovato due bombe sul tratto arginale destro: una di
dimensioni contenute, l'altra da quattro quintali, tra i più grossi
ritrovamenti su scala nazionale. La prima si ritiene risalga all'ultimo
conflitto mondiale, la seconda, più rara, ha una datazione ancora
incerta. Entrambe pare siano state portate dall'ondata di piena del
Bacchiglione.
Mercoledì scorso, i tecnici del Genio hanno trasmesso un rapporto alla prefettura di Padova, che si è rivolta al comando del Fod (Forze operative difesa) di Vittorio Veneto. Passate le vacanze pasquali, gli artificieri del Genio guastatori di stanza a Trento e Bolzano effettueranno un sopralluogo. Dopo le telefonate in municipio di cittadini preoccupati dalla presenza delle bombe, Enoch Soranzo tranquillizza gli animi: «Non abbiamo ricevuto», rassicura il sindaco, «nessuna comunicazione su un eventuale pericolo d'esplosione. Nelle prossime settimane, ci informeranno se sarà necessario procedere con alcune evacuazioni entro un determinato raggio di distanza dagli ordigni. Con il Genio civile abbiamo intanto condiviso la modifica del cronoprogramma del cantiere. Ho sollecitato il viceprefetto Alessandro Sallusto perché l'area interessata venga bonificata al più presto».
Mattia Rossetto
Fonte: http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2012/04/07/news/trovati-due-ordigni-bellici-1.3786552Mercoledì scorso, i tecnici del Genio hanno trasmesso un rapporto alla prefettura di Padova, che si è rivolta al comando del Fod (Forze operative difesa) di Vittorio Veneto. Passate le vacanze pasquali, gli artificieri del Genio guastatori di stanza a Trento e Bolzano effettueranno un sopralluogo. Dopo le telefonate in municipio di cittadini preoccupati dalla presenza delle bombe, Enoch Soranzo tranquillizza gli animi: «Non abbiamo ricevuto», rassicura il sindaco, «nessuna comunicazione su un eventuale pericolo d'esplosione. Nelle prossime settimane, ci informeranno se sarà necessario procedere con alcune evacuazioni entro un determinato raggio di distanza dagli ordigni. Con il Genio civile abbiamo intanto condiviso la modifica del cronoprogramma del cantiere. Ho sollecitato il viceprefetto Alessandro Sallusto perché l'area interessata venga bonificata al più presto».
Mattia Rossetto
Perchè la bonifica bellica
Bomba della II Guerra Mondiale nel mare di Vallugola, la trova un sub
E' stato un sub durante un'immersione a rinvenire un ordigno
bellico della Seconda Guerra Mondiale a largo delle coste pesaresi, tra
sabato 31 marzo e domenica 1 aprile. Un ordigno che è stato fotografato
dallo SDAI (Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi) su richiesta della
Capitaneria di Porto per studiarlo meglio e capire se si può spostarlo o
farlo brillare dove si trova, a circa 600 metri a sud del porto di
Vallugola, a 200 metri dalla costa, su un fondale profondo neanche 2
metri
Il tratto di mare antistante Vallugola, uno specchio d'acqua di 500 metri, è stato interdetto alla balneazione, alle attività subacquee, alla pesca, al transito e alla sosta delle barche, in attesa che si proceda alla detonazione sottomarina dell'ordigno lungo oltre un metro.
di Carlo Leone
Fonte: http://www.pesarourbinonotizie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=5036&Itemid=33Il tratto di mare antistante Vallugola, uno specchio d'acqua di 500 metri, è stato interdetto alla balneazione, alle attività subacquee, alla pesca, al transito e alla sosta delle barche, in attesa che si proceda alla detonazione sottomarina dell'ordigno lungo oltre un metro.
di Carlo Leone
Perchè la bonifica bellica
Col trattore urta una bomba nel campo
30 marzo 2012
Guardamiglio - Lavora in mezzo ad un campo e spunta una granata d'artiglieria della seconda guerra mondiale. Sorpresa, a Mezzana Casati, frazione di San Rocco al Porto: il proprietario della cascina Dossarelli Nuovi, Pierenrico Castelli, mentre stava rullando il terreno nei pressi dell'argine, ha sentito uno strano rumore: da sottoterra, a circa 20 - 25 centimetri di profondità, è spuntato un oggetto cilindrico che, al momento, non sembrava un ordigno.
L'agricoltore ha fermato il mezzo, è sceso ed ha raccolto lo strano oggetto portandolo verso la cascina. In un secondo momento, ha capito che poteva essere un residuato bellico e ha chiamato i carabinieri. I militari dell'Arma della stazione di Guardamiglio hanno accertato che il manufatto, lungo circa venti centimetri e del peso di circa tre chilogrammi, era una granata da carroarmato risalente all'ultimo conflitto mondiale.
Il vecchio ordigno è stato dunque sepolto sotto alcuni centimetri di terra e il luogo del ritrovamento è stato recintato con un nastro bianco e rosso in attesa che il Decimo Reggimento del Genio Guastatori di Cremona arrivi sul posto e disinneschi il residuato. Probabimente gli uomini dell'esercito arriveranno la prossima settimana. Alla fine di aprile del 2010, in un campo non distante, sempre a Mezzana Casati, affiorò una bomba contenente ottanta chili di fosforo.
Autore: m.s.
Fonte: http://www.fombio.com/notizia.php?NewsID=4681Guardamiglio - Lavora in mezzo ad un campo e spunta una granata d'artiglieria della seconda guerra mondiale. Sorpresa, a Mezzana Casati, frazione di San Rocco al Porto: il proprietario della cascina Dossarelli Nuovi, Pierenrico Castelli, mentre stava rullando il terreno nei pressi dell'argine, ha sentito uno strano rumore: da sottoterra, a circa 20 - 25 centimetri di profondità, è spuntato un oggetto cilindrico che, al momento, non sembrava un ordigno.
L'agricoltore ha fermato il mezzo, è sceso ed ha raccolto lo strano oggetto portandolo verso la cascina. In un secondo momento, ha capito che poteva essere un residuato bellico e ha chiamato i carabinieri. I militari dell'Arma della stazione di Guardamiglio hanno accertato che il manufatto, lungo circa venti centimetri e del peso di circa tre chilogrammi, era una granata da carroarmato risalente all'ultimo conflitto mondiale.
Il vecchio ordigno è stato dunque sepolto sotto alcuni centimetri di terra e il luogo del ritrovamento è stato recintato con un nastro bianco e rosso in attesa che il Decimo Reggimento del Genio Guastatori di Cremona arrivi sul posto e disinneschi il residuato. Probabimente gli uomini dell'esercito arriveranno la prossima settimana. Alla fine di aprile del 2010, in un campo non distante, sempre a Mezzana Casati, affiorò una bomba contenente ottanta chili di fosforo.
Autore: m.s.
Perchè la bonifica bellica
Artificeri sulle colline di Andora per disinnescare una bomba della Seconda Guerra Mondiale
30 marzo 2012
Gli artificieri sono arrivati ieri ad Andora per un sopralluogo al villaggio Aurora, sulla collina dove pochi giorni fa era stata trovata una bomba di aereo, un residuato bellico inesploso, ma ancora attivo. A ritrovare la bomba sono stati alcuni operai che stanno lavorando per sistemare la zona. «Non c'è alcun pericolo», tranquillizza il sindaco Franco Floris. Il sopralluogo degli artificieri è il primo passo per arrivare allo spostamento dell'ordigno che potrebbe essere spostato e fatto brillare anche in un'altra zona. A tempi brevi sarà coordinato dalla Prefettura un servizio interforze.
scritto da Antonio Amodio
Fonte: http://www.puntoalbenga.it/news/2012/03/30/artificeri-sulle-colline-di-andora-per-disinnescare-una-bomba-della-seconda-guerr_96606533-1e74-4551-bc49-38da5333f76eGli artificieri sono arrivati ieri ad Andora per un sopralluogo al villaggio Aurora, sulla collina dove pochi giorni fa era stata trovata una bomba di aereo, un residuato bellico inesploso, ma ancora attivo. A ritrovare la bomba sono stati alcuni operai che stanno lavorando per sistemare la zona. «Non c'è alcun pericolo», tranquillizza il sindaco Franco Floris. Il sopralluogo degli artificieri è il primo passo per arrivare allo spostamento dell'ordigno che potrebbe essere spostato e fatto brillare anche in un'altra zona. A tempi brevi sarà coordinato dalla Prefettura un servizio interforze.
scritto da Antonio Amodio
Perchè la bonifica bellica
Salerno: ritrovato ordigno bellico della seconda guerra mondiale
Salerno, 28 mar. (Adnkronos) - Un ordigno bellico risalente alla
seconda guerra mondiale e' stato trovato stamattina nei pressi dello
svincolo di Ponte Cagnano dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.
L'ordigno e' stato scoperto all'interno di un canale di irrigazione da
un'operaio del consorzio per il miglioramento fondiario del picentino
che stava lavorando nella zona. L'uomo ha subito contattato i
carabinieri del Comando provinciale di Salerno. L'intera area e' stata
messa in sicurezza dai militari della compagnia di Salerno.
Fonte: http://napoli.repubblica.it/dettaglio-news/18:02/4138716
Perchè la bonifica bellica
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