Un ordigno di fabbricazione italiana, in uso durante la seconda guerra mondiale, è stato rinvenuto nei giorni scorsi in una pietraia sulle pendici di Cima Bossola, in territorio del Comune di Rueglio, poco lontano da dove, negli anni ’60, era stato installato uno skilift poi smantellato. Ad accorgersi della presenza della granata, lunga una trentina di centimetri, è stato il comandante della stazione di Vico del Corpo Forestale dello Stato, Giancarlo Vittone. «Insieme ad un collega, stavo effettuando un sopralluogo nella zona, interessata qualche mese fa da un vasto incendio, quando mi sono imbattuto nell’ordigno» spiega. Sul posto, nella mattinata di lunedì, sono poi intervenuti alcuni artificieri in forza al Reggimento Genio Guastatori di Torino che, con l’utilizzo di esplosivo plastico e di un detonatore radiocomandato, hanno fatto brillare la granata. Ed il boato è stato avvertito in tutta l’alta valle. «Seppure privo di spoletta, l’ordigno racchiudeva una carica esplodente completa, tanto che, se fosse stato raggiunto dal fuoco, sarebbe di sicuro scoppiato» assicurano gli artificieri. Non è da tuttavia escludere che la granata fosse un residuo delle esercitazioni militari che, nel 1938, videro soldati impegnati in tiri diretti, da Drusacco, proprio verso la Bossola. Non è la prima volta che materiale bellico viene rinvenuto per caso in Canavese. Lo scorso marzo, una bomba, seminascosta dalle foglie, era stata rinvenuta a Canton Nigra, gruppo di case della frazione Campo di Castellamonte. (g.g.)
Fonte:
http://lasentinella.gelocal.it/cronaca/2013/06/05/news/ritrovata-una-bomba-a-cima-bossola-1.7204807
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