di Matteo Di Palma
Viene chiamato “fortezza volante”. Il relitto di un aereo B17 della Seconda guerra mondiale è stato ritrovato nei fondali marini di Palermo, ad una distanza di 75 metri di profondità. Si tratta di un ritrovamento che per ovvie ragioni di matrice storica, si configura essere particolarmente significativo. Risale, per l’appunto agli anni della guerra, ed affondò nel 1943, per la precisione in data 18 aprile, quando vi furono i drammatici bombardamenti sul capoluogo siciliano.
Nel profondo blu, alcuni uomini si sono adoperati al fine di riuscire a scovare un qualcosa che, a ben vedere, rappresenta un oggetto decisamente significativo, un oggetto che funge da testimonianza diretta di quegli anni che, seppur drammatici, fanno parte volenti o nolenti della storia dell’Italia.
In quel contesto, quello ovvero in cui si sono verificati i vari bombardamenti, l’areo B17 aveva un equipaggio pari a nove uomini, i quali sono stati tutti considerati dispersi. Da questo punto di vista, occorre sottolineare come, a distanza di tantissimi anni, il ritrovamento di tale velivolo è stato reso possibile mediante l’impegno di un’associazione che ha impiegato davvero molte energie nel tentativo di raggiungere l’obiettivo prefissatosi, ed infatti era tanta la voglia di voler ritrovare l’aereo perduto.
L’associazione in questione si chiama Ombre dal fondo, ed in pratica si tratta di una squadra di esperti che di norma si impegna per l’appunto a ritrovare relitti. Il ritrovamento dell’aereo in questione è stato possibile grazie alla Soprintendenza del Mare, con la quale ha instaurato un rapporto collaborativo veramente prezioso. Dall’unione delle forze, si è dunque riusciti ad ottenere ciò che si voleva, ed in tal senso la missione è stata un vero successo, in fin dei conti.
La Ombre dal fondo si avvale, nei propri tentativi di ricerca, anche della collaborazione di altre importante figure, quali ad esempio gli esploratori subacquei ma anche dei vigili di del fuoco, nel tentativo di raccogliere quante più notizie interessanti possibili. Tali informazioni raccolte, in sede di ricerca si rivelano essere altamente preziose, per dei motivi che naturalmente s’immagina che tutti riescono a comprendere.
Infatti, non è un’impresa facile riuscire a ritrovare un qualcosa disperso nel più profondo del mare, e da questo punto di vista appare pertanto decisamente importante il riuscire ad effettuare il tutto con estrema precisione. In tal senso, appare dunque piuttosto logica la ragione per la quale al fine di riuscire nel tentativo di portare a compimento una missione del genere, le figure dei professionisti in tale settore si rivelino decisamente importanti.
L’aereo è in pratica stato ritrovato su di un fondale limoso, dinnanzi al fiume Oreto. Tale fiume presenta la parte davanti in direzione nord, mentre la parte posteriore verso terra. Le reti da strascico hanno danneggiato la parte superiore del relitto in questione, e diverse ispezioni effettuate sotto l’acqua hanno escluso la possibilità della presenza di residui bellici nonché di resti di natura umana.
Appare infine interessante sottolineare come la Soprintendenza del Mare stia curando una pubblicazione riguardante per l’appunto il ritrovamento del relitto del B17, la quale sarà disponibile nei prossimi mesi. Fonte: http://incredibilmente3.com/palermo-ritrovato-relitto/
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