Si e' svolta alla Farnesina la riunione annuale del Comitato Nazionale per l'Azione Umanitaria contro le Mine Antipersona, importante momento di confronto con la societa' civile sulle attivita' di sminamento umanitario. All'iniziativa hanno preso parte, oltre alle istituzioni, le associazioni impegnate nel settore, tra cui la Campagna Italiana contro le Mine e l'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra.
Tra i partecipanti anche un rappresentante dell'Unrwa che ha presentato il progetto nella Striscia di Gaza dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi. Il Fondo per lo sminamento umanitario, gestito dalla Cooperazione allo Sviluppo, ha potuto contare quest'anno su una disponibilita' di circa 3,5 milioni di euro, oltre un milione in piu' rispetto alla media degli anni precedenti. Sono stati finanziati progetti di sminamento umanitario in alcune aree particolarmente afflitte dalla piaga degli ordigni inesplosi, tra cui Afghanistan, Bosnia Erzegovina, Colombia, Somalia, Striscia di Gaza e Sudan.
Gli ordigni inesplosi continuano a mietere vittime a distanza di anni dalla fine delle ostilita', come testimoniato dalla recente Conferenza di Riesame della Convenzione di Oslo, svoltasi a Dubrovnik, in Croazia, dove tali ordigni continuano a essere rinvenuti anche a vent'anni dalla conclusione del conflitto nella ex-Jugoslavia. Fonte: http://www.esteri.it/mae/it/sala_stampa/archivionotizie/approfondimenti/2015/10/sminamento-alla-farnesina-incontro.html
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