di Lorenzo Mameli
Genova - «È il mio cuore il paese più straziato». È il titolo della lettura pubblica che avrà luogo al PalaQuinto di piazza De Simoni, 1, domenica 7 settembre alle 21. L’iniziativa è legata al centenario dell’inizio della Prima guerra mondiale ed è divisa in quattro parti: le lettere dei soldati, le voci dei poeti, il fronte interno e i “recuperanti”. L’ingresso è libero e gratuito, con offerta libera a favore del gruppo nerviese degli Alpini. La Prima guerra mondiale è iniziata nel 1914, nell’estate di cento anni fa. Per l'Italia doveva passare ancora quasi un anno di discussioni fra interventisti e neutralisti, e poi anche il nostro Paese sarebbe entrato in guerra, nel maggio del 1915. I caduti furono decine di milioni in tutta Europa. Le Officine teatrali Bianchini, con il patrocinio del Municipio Levante, in collaborazione con il Gruppo Alpini Nervi e la Polisportiva Quinto, offrono il loro contributo alla memoria con una lettura pubblica di epistolari, testimonianze e poesie, per la regia di Alberto Bergamini. L’obiettivo dell’incontro: dare voce alle persone che furono protagoniste della guerra loro malgrado, come soldati, mogli, madri, profughi e “recuperanti”. Quest'ultima è una categoria poco nota, rievocata dalla penna di Mario Rigoni Stern: si tratta dei civili che, a guerra terminata, impoveriti e senza lavoro, si arrampicavano nei luoghi degli scontri e scavavano fra le rocce per recuperare bossoli, proiettili, ordigni esplosi e non, perestrarne e rivenderne le materie prime: ferro, ghisa, piombo, rame e polvere da sparo. Per molte persone, in quel momento era l'unico mezzo di sostentamento. Uomini, donne, ragazzi e bambini che dopo la fine del conflitto continuavano a rischiare la propria vita. La serata sarà l'avvio di una serie di attività curate dagli Alpini in occasione del centenario e si parla già di organizzare la primavera prossima un incontro di pace con 50 militari austriaci per la ricorrenza dell’entrata in guerra dell’Italia. Fonte: http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2014/09/01/ARuEgUoB-ricordare_pubblica_mondiale.shtml
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