A Recco sono iniziati e si sono interrotti in via Ippolito d’Aste i lavori eseguiti da una ditta specializzata che deve verificare se nell’area detta “del marmista”, esistono residuati bellici, in particolare bombe lanciate dagli aerei anglo-americani per abbattere il viadotto ferroviario. Nell’area sono previsti box interrati privati ed in superficie posti in uso pubblico. La ditta che effettua i rilievi per verificare la presenza di reperti bellici ha ora interrotto i lavori, pur lasciando sul posto i mezzi per proseguirli. Molti recchesi si chiedono se sia stata individuata una bomba o semplicemente un ferro segnalato dalla strumentazione. La costruzione delle vicine pile del nuovo viadotto, ha richiesto nella zona scavi di oltre venti metri di profondità ed è difficile che agli sminatori del dopoguerra fosse sfuggita una bomba. Se la presenza di metallo è stata rilevata realmente è più facile si tratti di semplice ferro. Del resto tutti a Recco se le augurano per evitare la complessa prassi di spostamento di un ordigno che Recco ha già sofferto due volte durante gli scavi per costruire il grattacielo:pagando il prezzo di una doppia evacuazione del centro. Fonte: http://www.levantenews.it/index.php/2014/10/16/recco-si-cercano-eventuali-bombe-nellarea-del-marmista/
Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.
Senato
giovedì 16 ottobre 2014
Recco: si cercano eventuali bombe nell’area “del marmista”
A Recco sono iniziati e si sono interrotti in via Ippolito d’Aste i lavori eseguiti da una ditta specializzata che deve verificare se nell’area detta “del marmista”, esistono residuati bellici, in particolare bombe lanciate dagli aerei anglo-americani per abbattere il viadotto ferroviario. Nell’area sono previsti box interrati privati ed in superficie posti in uso pubblico. La ditta che effettua i rilievi per verificare la presenza di reperti bellici ha ora interrotto i lavori, pur lasciando sul posto i mezzi per proseguirli. Molti recchesi si chiedono se sia stata individuata una bomba o semplicemente un ferro segnalato dalla strumentazione. La costruzione delle vicine pile del nuovo viadotto, ha richiesto nella zona scavi di oltre venti metri di profondità ed è difficile che agli sminatori del dopoguerra fosse sfuggita una bomba. Se la presenza di metallo è stata rilevata realmente è più facile si tratti di semplice ferro. Del resto tutti a Recco se le augurano per evitare la complessa prassi di spostamento di un ordigno che Recco ha già sofferto due volte durante gli scavi per costruire il grattacielo:pagando il prezzo di una doppia evacuazione del centro. Fonte: http://www.levantenews.it/index.php/2014/10/16/recco-si-cercano-eventuali-bombe-nellarea-del-marmista/
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento